Notiziario 03 / 2019

D i g i t a l e & I n n o v a z i o n e | 2 7 La crescente diffusione di dispositivi di sistemi di video sorveglianza pubblici e/o privati e la diffusione capillare di dispositivi portatili (smartphone e non solo) e di conseguenza la disponibilità di grosse quantità di foto e filmati digitali, rende l’attività investigativa, di verifica e di analisi su tali tipologie di dati sempre più frequente. A tale scopo risulta fondamentale riuscire ad individuare con precisione le modalità di repertazione scientifica di questa nuova fonte di “informazione” per non lasciare nulla di intentato nella ricerca di fonti di prova spesso decisive. Le potenzialità indotte dall’uso consapevole delle informazioni contenute in un segnale digitale (immagine/video, ecc.) sono notevoli a patto però di conoscere i fondamenti tecnici di base della disciplina. L’Image Forensics comprende tutte le attività di analisi delle immagini (e dei video) svolte oramai prevalentemente in ambito digitale, volte ad estrapolare dati e informazioni ad uso forense. Con il termine Image (Video) Forensics ci si riferisce ad una specifica area della Digital Forensics [1, 2] che si occupa dello studio e dell’analisi di immagini (e di video) per la loro validazione e utilizzo in ambito forense. Questa disciplina, che ha visto la luce negli ultimi anni del secolo scorso e la cui continua evoluzione segue i ritmi incalzanti dello sviluppo tecnologico odierno, può essere a sua volta divisa in diversi filoni specifici quali ad esempio: – Forgery Identification: si occupa di identificare presunte manipolazioni, ovvero di inserimento o di cancellazione di particolari per fini fraudolenti (es. alibi, contraffazione, ecc.) in contesti eterogenei [3, 4]; – Source Identification: individuazione della sorgente che ha generato l’immagine, sia dal punto di vista fisico e quindi del modello/tipologia di apparecchiatura (scanner, fotocamera, smartphone, ecc) che dal punto di vista software (si pensi alle applicazioni native tipiche di alcune app installate sugli smartphone che sono orientate alla pubblicazioni e allo sharing tramite piattaforme legate ai Social Network (esempio Facebook, Analisi forense di immagini e video ◉ Sebastiano Battiato Università degli Studi di Catania Professore ordinario di Digital Foren- sics, sal 2016 è fondatore e refer- ente scientifico di iCTLab – spin-off dell’Università di Catania che opera nel campo della Digital Forensics, ha svolto attività di consulenza per conto delle Procure di Bergamo, Milano, Livorno, Roma, Napoli, Siracusa, Catania e Reggio Calabria su tematiche legate all’Imaging in ambito forense http://www.dmi.unict.it/~battiato SEMINARIO

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