Notiziario 03 / 2019

S o m m a r i o | 4 3 Dal 1989 sostenibilità con parole e azioni Un cibo buono, pulito e giusto. Al Mercato della Terra di Slow Food a Sommacampagna ◉ Erika Morati ingegneria e cibo La stagione estiva ha fatto rapidamente dimenticare dell’anomala primavera che ci siamo lasciati alle spalle. Numerose sono le notizie che con toni diversi sono state pronte a smentire il riscaldamento globale verso il quale, invece, un’altra parte dell’opinione pubblica cerca di mantenere alta l’attenzione. L’IPCC 1 riconduce in maniera chiara la causa di questo cambiamento climatico a fattori antropici. Infatti, le concentrazioni di gas serra (biossido di carbonio, metano, ossidi di azioni tra i principali) dopo essere rimaste a livelli stabili per circa 10.000 anni, sono progressivamente aumentate a livelli mai osservati prima, solo negli ultimi trent’anni. Unitamente a questo fenomeno, l’IPCC conferma l’aumento delle temperature medie del pianeta. Il decennio 2001-2010, con un incremento da +0.2 a +1 °C è risultato, secondo l’ultimo rapporto dell’IPCC, il più caldo dell’ultimo millennio. Il trend non si è arrestato e, come conferma più recentemente il rapporto del CNR – ISAC 2 di Bologna il 2018 è risultato l’anno più caldo dal 1800 con 1,58°C sopra la media del periodo di riferimento 1971-2000. A dispetto di quanto l’intuizione comune sia portata a pensare, esiste una chiara correlazione tra il cambiamento climatico globale e gli eventi atmosferici. Sul Polo Nord esiste una zona di bassa pressione che ruota in senso antiorario, allo stesso modo dei cicloni. Il comportamento del vortice polare dipende dalle condizioni nell’Artico ed in particolare dalla quantità di neve e ghiaccio in grado di riflettere la luce solare. Se la quantità di ghiaccio si riduce lascia esposta una maggiore superficie di acqua che con l’irraggiamento solare evapora, andando a indebolire il vortice polare che si espande verso sud, spingendo maggiori quantità di aria fredda verso l’Europa, provocando anomali periodi di freddo o eventi atmosferici di intensità maggiore rispetto a quella cui siamo abituati. Il cambiamento climatico lo viviamo nella nostra quotidianità, e i dati scientifici ne confermano l’irreversibilità. Oggi la natura stessa ci sta mandando segnali oramai inequivocabili, Per cui si rende necessaria un’inversione degli attuali modelli. Fortunatamente, sempre, più spesso sentiamo parlare di sostenibilità. Questo è un concetto nato negli anni ’70, ma solo a partire dagli anni ’90 si è consolidato nell’attuale visione integrata tra ambiente, società ed economia come

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