Notiziario 03 / 2019

S o m m a r i o | 4 5 ha devastato negli ultimi quarant’anni il proprio patrimonio naturale, ma si trova oggi a risolvere una delle sfide più importanti del Pianeta: sfamare 1/5 della popolazione globale con solo il 7% del territorio agricolo disponibile. Il cambiamento climatico unito ad un modello di produzione alimentare che ha cercato di affermare monocolture, uso massiccio di additivi chimici, delocalizzazione della produzione, destagionalizzazione, dei prodotti, sovrasfruttamento delle risorse naturali non sono solo problemi della lontana Cina, ma sono problemi anche della nostra Italia. I cambiamenti climatici uniti hanno conseguenze dirette e devastanti prima di tutto sui piccoli produttori agricoli, che rischiano di vedere vanificato il lavoro di un anno intero (talvolta anche di più in caso di frutticoltori o vignaioli) per una gelata tardiva, per una grandinata, un nubifragio, una tromba d’aria o anche e soprattutto per mancanza di un bene comune prezioso come l’acqua a causa della siccità. L’80% della produzione agricola italiana è in mano all’agricoltura familiare, che se non tutelata, provoca l’abbandono delle terre con un conseguente degrado dell’intero territorio. Slow Food da sempre ha deciso di stare al fianco di questi produttori, su scala globale. Il numero 1/2019 de «L’Ingegnere Italiano» ci ha richiamato al rapporto tra ingegneria e cibo, raccontando di come la rigenerazione delle aree rurali e anche delle aree urbane, possa essere concretamente realizzata attraverso progetti di promozione di cibo “buono, pulito e giusto”, riprendendo il motto di Slow Food, contribuendo alla crescita economica e sociale delle comunità. Un analogo esempio in questo senso è presente nel territorio della nostra provincia di Verona. La Condotta Slow Food Garda Veronese è una realtà attiva da molti anni. Il Garda Veronese è un territorio ampio, che va dalle sponde del lago, all’entroterra dei Lessini, alle colline moreniche, con una molteplicità di realtà agricole attive, soprattutto per la coltivazione della vite. Nello spirito di Slow Food, da tanti anni, il Presidente ed i membri della condotta si adoperano però per cercare di preservare e valorizzare la biodiversità del territorio. è così che dal 2017 il Broccoletto di Custoza 5 , una speciale varietà di broccolo, un tempo usato per ripristinare la fertilità dei terreni più aridi e sassosi della zona, diventa il primo presidio Slow Food del Veneto. Lo scopo dei presìdi Slow Food è quello di salvaguardare e valorizzare un prodotto tradizionale, una tecnica tradizionale di pesca, allevamento, trasformazione, coltivazione, un paesaggio rurale o un ecosistema. Attorno al Broccoletto di Custoza, la condotta del Garda Veronese matura l’idea di creare un Mercato della Terra anche a Verona. I Mercati della Terra sono un altro segno della concretezza dello spirito di Slow Food e nascono nel 2008 come luoghi di incontro dove i produttori locali presentano prodotti di qualità direttamente ai consumatori, a prezzi giusti e garantendo metodi di produzione sostenibili per l’ambiente. In questo modo viene valorizzata la conservazione della cultura alimentare delle comunità locali ed il contributo alla difesa della biodiversità del territorio. Slow Food Garda Veronese, per l’ambizioso progetto della nascita del

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