Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia
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22 February 2019

L’iperammortamento in edilizia rappresenta un vero bonus fiscale per le imprese?

Un convegno organizzato da ANCE Verona assieme agli Ordini degli Ingegneri di Verona e Provincia, dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

Verona, 1 Ottobre 2018 – La Legge n. 232 dell’11 dicembre 2016 (Legge di Bilancio 2017) ha previsto un’agevolazione per le imprese che investono in beni ad alto contenuto tecnologico “Industria 4.0”. Tale agevolazione, il c.d. “iperammortamento”, si sostanzia in una maggiorazione fiscale del 150% del costo di acquisizione dei beni ad alto contenuto tecnologico. Ciò significa che gli investimenti in beni 4.0, saranno ammortizzabili negli anni per un importo pari al 250% del loro valore. In questo modo, un bene strumentale agevolabile acquistato ad esempio a 1.000 euro potrà essere ammortizzato fiscalmente per un importo di 2.500 euro. La finalità principale della misura è quella di incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, in beni materiali e immateriali (software e sistemi IT) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.

Tra i beni iperammortizzabili vi rientrano anche alcuni utilizzabili nel settore dell’edilizia. Per tale ragione ANCE Verona, l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ODCEC di Verona e l’Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia, con il contributo di Niederstätter AG S.p.A., organizzano un convegno rivolto ai responsabili e agli impiegati degli uffici amministrativi delle imprese associate e ai consulenti esterni delle imprese di costruzione sul tema: “L’IPERAMMORTAMENTO IN EDILIZIA UN VERO BONUS FISCALE PER LE IMPRESE”.

Tra i relatori si segnala la presenza del dott. Stefano Firpo, Direttore Generale MISE, in qualità di tecnico esperto della norma agevolativa che assieme al dott. Gian Paolo Ranocchi di SLT – Strategy Legal Tax e al dott. Paolo Dragone aiuteranno a definire meglio la misura e l’ambito di applicazione degli iperammortamenti, agevolazione tra le più note del programma Industria 4.0 nel campo dell’edilizia, e della reale incidenza nelle economie di gestione delle imprese di costruzione.

Il tema è tanto più importante se si considerano i gravi effetti che la crisi finanziaria iniziata nel 2008 ha prodotto in particolar modo nel settore dell’edilizia.

“Oggi l’innovazione non è una scelta ma un imperativo a cui è necessario e urgente adeguarsi. La nostra responsabilità, come ANCE, è aprire la mente ai costruttori, ai politici e a tutti gli operatori della filiera, mettendo in luce i vantaggi che la tecnologia può dare alle nostre imprese in termini di produttività, qualità e sicurezza. – sottolinea l’ing Luca Mantovani, Presidente della Commissione Fiscale ANCE – Da tutti gli studi sul tema innovazione è emerso che le costruzioni sono il comparto meno digitalizzato, con un livello tra i più bassi di investimenti destinati all’innovazione. Un dato strettamente correlato all’andamento della produttività: nel decennio 2007-2017 le costruzioni, all’ultimo posto come grado di digitalizzazione, mostrano anche un deciso calo della produttività. Un quadro ancora più preoccupante se compariamo la nostra realtà con il resto del mondo. Nel nostro Paese, le costruzioni stanno scivolando, nel confronto a livello mondiale, dal gruppo degli Stati in “decrescita” a quelli “arretrati. Di qui l’urgenza di un drastico cambiamento culturale degli imprenditori del settore, che deve finalmente aprirsi e abbracciare le logiche della digitalizzazione e della cosiddetta quarta rivoluzione industriale. A tal fine appare fondamentale, oltre alla volontà degli imprenditori, anche il varo di una politica industriale adeguata da parte del Governo. Il Cosiddetto “Piano nazionale Impresa 4.0” è un primo passo importante, ma è necessario che allarghi lo sguardo al settore dell’edilizia. Ben vengano, quindi, il super e l’iperammortamento, soprattutto se accompagnati a politiche d’incentivo all’alta formazione del personale”.

Mentre l’ ing. Andrea Falsirollo, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia, rimarca:

“Le fabbriche sono sempre più digitali e interconnesse: l’industria 4.0 che scaturisce dalla quarta rivoluzione industriale è cominciata nel 2016 anche in Italia, secondo Paese manifatturiero d’Europa, con il Piano varato dal Governo “Industria 4.0” e diventato poi “Impresa 4.0”. Come ogni rivoluzione industriale si prospettano alcuni rischi e molte opportunità. Opportunità che vanno di pari passo con le competenze tecniche proprie degli Ingegneri. A questo proposito abbiamo firmato con Confindustria Verona un accordo, che ci piacerebbe allargare anche ad ANCE Verona, per mettere a disposizione delle aziende ingegneri iscritti, formati per la redazione delle perizie necessarie a usufruire dell’iperammortamento del Piano “Impresa 4.0”, consci del fatto che questo supporto possa andare oltre alla mera perizia. Coniugando l’industria 4.0 all’edilizia, – aggiunge – il futuro è rappresentato da quelle tecnologie atte a fornire indicazioni dettagliate sullo stato di salute degli edifici e delle infrastrutture, per poter intervenire tempestivamente con un piano di manutenzione in modo da evitare crolli o danneggiamenti. Per gli immobili privati lo scenario passa dalla redazione del fascicolo del fabbricato, che da anni come Ingegneri chiediamo diventi obbligatorio per legge, ovviamente in formato digitale, al data base completo del patrimonio pubblico da redigersi in collaborazione con le categorie professionali”.

L’ing. Alberto Valente, membro Commissione 4.0 dell’Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia, sottolinea inoltre che:

“la legge di bilancio richiede una perizia giurata di un ingegnere per poter beneficiare dell’iperammortamento. Al perito viene richiesto di asseverare la presenza di requisiti tecnici molto stringenti per gli impianti: in particolare si esige una forte convergenza tra la parte informativa-informatica dell’azienda (sistemi gestionali, ERP, MES) e la parte produttiva (macchinari, impianti). Gli impianti iperammortizzabili devono essere in grado di comunicare bidirezionalmente con i sistemi informativi aziendali. Al macchinario non basta più quindi essere in grado di produrre beni, ma deve anche essere in grado di ricevere da remoto le istruzioni per farlo e di restituire informazioni qualitative e quantitative su come si è svolto il processo produttivo. Questo concetto offre numerosi vantaggi: permette ad esempio analisi statistiche, controllo della qualità, flessibilità sulle produzioni, manutenzioni più efficienti, meno fermi macchina”.

Il Convegno è stata organizzato con il sostegno di Niederstätter S.p.A., società di primo piano nella commercializzazione e noleggio di macchinari per l’edilizia.

Ufficio Stampa ANCE Verona
Patrizia Adami
Mob. +39 348 382 03 55
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www.anceverona.it

Ufficio Stampa Ordine degli Ingegneri
di Verona e Provincia
Silvia Fazzini
Mob. + 39 3899614502
Mail: ufficiostampa@ingegneri.vr.it
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