Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia
Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia

9 October 2023

OPEN 100 2023-2024. Tra mobilità, green e sostenibilità, l’ingegneria fonde tecnica e creatività per parlare del futuro. 10 incontri a partire dal 6/10

Nel centenario dell’ordine degli ingegneri torna la rassegna: dieci incontri sulla Verona di ieri, oggi e domani 

Verona, 4 ottobre 2023 — Tre convegni, sei seminari e una visita tecnica con cui cercare risposte alle domande del futuro di Verona: quale direzione prenderà la mobilità, come si abbatteranno i costi energetici, quali vie porteranno al risparmio idrico, come si evolveranno meccanica e design? Nel centenario dell’albo professionale, l’Ordine degli Ingegneri di Verona propone la decima edizione della rassegna «Open» incentrata su tecnica e creatività. Il titolo del ciclo d’incontri, in programma dal 6 ottobre 2023 al 19 gennaio 2024 nella sede al Magazzino 1 in via Santa Teresa, è «Crea-Attività» e racchiude in sé il racconto del contributo progettuale e operativo dell’ingegneria allo sviluppo della città. Ecco perché, come sempre, la porta delle riflessioni è aperta a tutto il pubblico, addetti ai lavori e non, secondo quel senso di dialogo con la comunità che sta alla base del lavoro dell’Ordine.

La manifestazione è stata presentata oggi in Sala Arazzi del Comune di Verona dalla vicesindaca Barbara Bissoli, dal presidente dell’OrdineMatteo Limoni e dalla coordinatrice e consigliere dell’Ordine degli Ingegneri di Verona Valeria Reale Ruffino

L’INGEGNERIA CHE VERRA’ 

Coordinata dal consigliere dell’Ordine degli Ingegneri di Verona Valeria Reale Ruffino, «Open 2023/2024» vuole indagare le soluzioni condivise che hanno migliorato, migliorano e miglioreranno lo sviluppo di Verona. I termini «Crea» e «Attività», insieme, suggeriscono le dimensioni di creazione e di «messa a terra» che caratterizzano gli apporti dell’ingegneria al tessuto sociale ed economico del territorio.

«Ogni forza, ogni espressione ingegneristica ha contribuito alla crescita di Verona in una contaminazione di ruoli e di competenze — evidenzia il presidente dell’OrdineMatteo Limoni — In tal senso “Open” vuole quest’anno approfondire, oltre alle novità del settore e alle necessità del territorio, anche le nuove tecnologie che diventano green e l’importanza della comunicazione nei processi».

Il primo appuntamento della rassegna, venerdì 6 ottobre dalle 14.30 alle 18, è con il convegno «Gli ingegneri e il futuro della mobilità a Verona», in cui si partirà dallo studio dell’evoluzione della domanda di mobilità a Verona negli ultimi 30 anni per approdare alla situazione attuale e alle prospettive per la città. «Gli ingegneri si interrogano quotidianamente su criticità e soluzioni sostenibili: il convegno nasce dalla necessità di affrontare e dare un contributo a una problematica che coinvolge tutti, aprendo la discussione ai principali attori della mobilità e del suo governo», spiega Reale Ruffino.  

DAL GREEN AL RISPARMIO ENERGETICO 

Dopo il convegno inaugurale, «Open 2023/2024» proseguirà lunedì 16 ottobre, dalle 9 alle 13, soffermandosi sull’«Evoluzione dei sistemi d’irrigazione per il risparmio idrico in agricoltura». Si tratta di un’occasione per analizzare i progressi fatti dai Consorzi di Bonifica che operano nel Veronese, il tutto tramite l’analisi dei dati aggiornati sulle nuove tecniche di irrigazione e sullo sfruttamento di sorgive e acque depurate. Oltre ai Consorzi stessi, animeranno il dibattito gli Enti che si occupano di gestione delle acque sul territorio. E alla fine sarà elaborato un documento sul tema del consumo dell’acqua.

Il terzo appuntamento, mercoledì 25 ottobre, dalle 14.30 alle 18.30, riguarda il «Quadrante Europa, polo nevralgico dello sviluppo della città di Verona: il passato, il presente e il futuro». Se da un lato i Magazzini Generali che ospitano la sede dell’Ordine furono inaugurati nel 1930 raggruppando in un unico polo logistico tutta la produzione ortofrutticola, nel 1948 nasceva quel Consorzio Zai che si preoccupa di favorire l’espansione dell’economia veronese e che sul finire degli anni ’70 vede nascere l’area del Quadrante Europa. La prima parte del convegno intende raccontare questa storia di sviluppo costante mentre nella seconda parte si discuteranno i piani che coinvolgeranno il Quadrante Europa nei prossimi anni.

Il primo seminario si svolgerà mercoledì 8 novembre, dalle 14.30 alle 18.00, e presenterà il focus «Dal radiatore in ghisa alle nuove proposte veronesi nel settore della meccanica». Sarà un excursus in tre fasi: si parte dagli anni 30 ai tempi della produzione dei radiatori seguita da quella delle caldaie per il riscaldamento domestico, si fotografa la posizione acquisita nel tempo dalle aziende veronesi nel settore termomeccanico nazionale e si approda, infine, alle pagine ancora da scrivere circa la meccanica leggera per l’efficienza energetica.

Il secondo seminario sarà venerdì 17 novembre, dalle 14.30 alle 18, su «Il processo evolutivo del design — Il ruolo dell’ingegnere». Pensato in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Verona, l’incontro verterà sugli aspetti sociali e culturali della creatività, toccherà le recenti innovazioni nel design e illustrerà l’applicazione dell’arte nella riqualificazione degli spazi urbani.

Il terzo seminario, venerdì 24 novembre dalle 14.30 alle 18, si sposterà sul fronte dell’«Energia: l’impegno per abbattere i costi e gli impatti ambientali e sociali». L’iniziativa dedicata alla storia del teleriscaldamento, a partire dal primo impianto cogenerativo di Forte Procolo e dalla realizzazione della prima rete «calore», permetterà di giungere fino ai giorni nostri valutando le cinque centrali di produzione, gli oltre 160 km di rete realizzata e gli oltre 1.300 condomini allacciati. Sarà poi analizzato il passaggio dal combustibile gas metano al recupero di cascami termici e alle fonti rinnovabili. In chiusura, si metteranno in luce le potenzialità di espansione della rete e le possibili tecnologie (accumuli, geotermia, solare, idrogeno) che consentiranno al teleriscaldamento di porsi come strumento centrale per il perseguimento dei target climatici e ambientali nelle città.

DIGITALE E RIFLESSI SOCIALI 

L’intento di «Open 2023/2024» è anche esaminare l’universo digitale. Nel seminario «Soluzioni digitali ieri e oggi: il ruolo degli ingegneri», previsto per mercoledì 6 dicembre dalle 14.30 alle 18.30, l’attenzione sarà posta su casi di studio e best-practice che calano la figura degli ingegneri nell’evoluzione digitale, facendo risaltare l’importanza dell’intelligenza artificiale, i rischi e le sfide a essa associate e il ruolo cruciale della sicurezza informatica. Un’occasione unica anche per confrontarsi con professionisti del settore.

La visita tecnica, invece, è fissata per martedì 19 dicembre dalle 14.30 alle 18 e si prefigge lo scopo di intavolare un viaggio nella Verona di ieri e di oggi, passando «Dalle strutture di età romana alle strutture contemporanee». Durante l’evento, attraverso l’evoluzione delle tecniche costruttive edilizie e l’impiego di nuovi materiali, sarà mostrato il superamento delle difficoltà di esecuzione affrontato con il lavoro di cantiere. Lo studio del sistema costruttivo, delle tecniche e dei materiali di alcune opere edili dal forte valore simbolico, realizzate nel corso degli anni, permetterà di verificare lo sviluppo della progettazione, della manutenzione e dell’organizzazione del cantiere.

Il penultimo appuntamento con «Open», venerdì 12 gennaio 2024 dalle 14.30 alle 18, verterà su «Sostenibilità, oltre il verde: le isole di calore — Origini e Conseguenze». Quello delle «isole di calore» è un tema molto sentito, originatosi negli ultimi decenni, anche a seguito della forte urbanizzazione di alcune aree del Paese. Si parlerà di un fenomeno che comporta un surriscaldamento locale con un aumento delle temperature fino a 4°-5° rispetto alle zone periferiche o alle campagne. Nel corso del seminario, gli esperti invitati dall’Ordine spiegheranno come è possibile intervenire per attenuare gli effetti agendo sulla scelta di materiali adeguati e valorizzando il verde urbano.

Infine, la chiusura con «L’uomo al centro per costruire il futuro», il seminario di venerdì 19 gennaio 2024, dalle 14.30 alle 18. Lo scenario sarà il cambiamento della professione di ingegnere. Obiettivo, capire come sono cambiati il mercato del lavoro e le skills richieste sia nel campo della libera professione sia nel settore pubblico/privato, ma anche come siano cambiati i modelli organizzativi e di comunicazione. Anche in questo caso, alcuni casi di studio amplieranno il raggio della riflessione chiarendo, nello specifico, come la cultura ingegneristica legata a creatività e innovazione possa esprimere azioni dal forte impatto sociale.

Il presidente dell’Ordine, Limoni, aggiunge che «durante la rassegna scopriremo aspetti inediti dell’evoluzione di Verona e delle innovazioni tecnologiche conosciute da veri settori del tessuto economico e sociale. Ma, come detto, non sarà solo una celebrazione del passato. “Open” guarda soprattutto al futuro, alla creatività e all’esperienza per attuare soluzioni condivise e sviluppi sostenibili».

In conclusione, la coordinatrice, Reale Ruffino, rimarca che «ogni tema in discussione durante la rassegna sarà affrontato con particolare attenzione all’aspetto umano e alla creatività che guidano gli sviluppi: una significativa opportunità di approfondimento e condivisione sia per gli ingegneri sia per il pubblico di non addetti ai lavori che parteciperà agli incontri».

INFORMAZIONI 

Il programma completo di «Open 2023/2024» è scaricabile dal sito internet «www.ingegneri.vr.it». Gli eventi prevedono crediti formativi professionali (CFP) per gli ingegneri partecipanti.

La rassegna è realizzata in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca – Accademia di Belle Arti Statale di Verona, Università di Verona e Università di Trento, Collegio Ingegneri di Verona Green Building Council Italia e Scania. Ha il patrocinio di Regione Veneto, Provincia di Verona e Comune di Verona, Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Federazione dell’Ordine degli Ingegneri del Veneto, Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Verona, Centro Nazionale di Studi Urbanistici, Archivio di Stato di Verona, Accademia di Agricoltura, Scienza e Lettere di Verona,  Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani, Ance Verona, L’Arena e Verona Network.

È stata realizzata con il contributo di Consorzio Zai, FederManager, Maxa air conditioning, , Miri srl e WiseConn.

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